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Abstract
Nell’ultimo corso al Collège de France (Il coraggio della verità, 1983-1984) Michel Foucault rilancia il suo progetto di “filosofia critica” ancorandolo alla parresia dei greci (pan, tutto, e rhema, ciò che viene detto), il “parlar vero” con cui l’interrogarsi sulla verità coinvolge la riflessione sull’etica e la politica, sulla governamentalità (dispositivi e pratiche di governo insieme ai modi di costruzione delle soggettività nei processi della cura di sé e degli altri) per un “abitare” a venire della polis, con internità strategica e esternità critica.