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Abstract
Vi è un momento conclusivo per ogni generazione. Giunge improvviso quando, inaspettato, si compie il progetto a lungo perseguito e subito quella che si reputava l'unica protagonista, deve lasciare il testimone a quelle seguenti. Secondo la legge inesorabile del tempo, che impone una cesura, un limite, nel divenire delle esistenze. Forse quelle in opera dal dopoguerra ad oggi si sono dimenticate che questo stretto passaggio non è dettato dal caso o da errori capitali: lo impone la stessa finitudine della esistenza. Quanto alla infinitudine, essa pertiene alla trascendenza, comunque la si voglia intendere.